Carrello ( 0 )
Non hai Nessun Prodotto nel tuo Carello
Totale: € 0

Panama 1924



E' una vecchia tradizione quella del barbiere, ancora più antica è quella del barbitonsore napoletano. Quando una passata di barba costava una prùbbeca, del valore di una tornese, la figura era quella più tipica dell'ambulante. Non esistevano ancora i saloni e così girando per le strade e carpendo gli orari, le necessità e i desideri del pubblico, l'antico barbiere scaltro e abile, accontentava proprio tutti e tra un taglio e un'acconciatura diventava amico, confidente, consigliere. Prima ancora che i mestieri diventassero categorie l'acconciateste operava bassa chirurgia, applicava e vendeva sanguisughe, praticava salassi e tirava i denti. Figlio di queste tradizioni, Antonio Boellis (il capostipite) nel 1924 si affaccia sulla scena napoletana, gli basta poco per farsi conoscere e far conoscere i suoi gusti del mestiere; pochi si ricorderanno per ovvi motivi di tempo che non amava fare la barba. Passano pochi anni per mettere in soffitta il vecchio concetto di salone rinnovandolo in salotto. Nuovi servizi, nuovi trucchi per accontentare sempre di più il cliente, tutto ciò diventa una sorta di club in cui i volti noti e meno noti si incontrano sempre più frequentemente.